osserva

Un invito a rallentare e guardare con attenzione.

Ti chiede di fermarti, di lasciare che lo sguardo si soffermi e trovi connessioni. È un invito a scoprire storie silenziose e tracce lasciate da chi ha vissuto quel luogo. Ogni piccolo dettaglio può svelare qualcosa in più sul contesto, sulla cultura, sulle trasformazioni dello spazio.

Allenare lo sguardo in questo modo trasforma la visita in un’esperienza attiva, in cui la scoperta non arriva da spiegazioni, ma dalla tua attenzione. Guardare diventa un atto creativo, personale, che arricchisce il rapporto con ciò che ti circonda.

rifletti

Un invito a fermarti e connettere ciò che vedi.

È un invito a rallentare il passo e attivare il pensiero critico, a mettere in relazione ciò che percepisci con ciò che sai, senti o credi. A fare domande, non solo sul luogo, ma su te stesso: Che legame ho con questo spazio? Perché mi colpisce? Cosa mi ricorda?

Questa modalità trasforma la visita in un momento di consapevolezza. Non sei solo un osservatore: diventi parte attiva dell’esperienza. Rifletti ti accompagna a vedere non solo dove sei, ma come ci sei. E a rendere ogni tappa del percorso un’occasione per capirti un po’ di più.

ascolta

Un invito a fermarti e concentrarti sui suoni intorno a te.

Chiudi gli occhi, fai silenzio dentro di te e lascia che siano i suoni a guidarti. Rumori lontani, passi, voci, vento tra le foglie, acqua che scorre, rintocchi, traffico o silenzi pieni di significato: ogni ambiente ha una sua identità sonora, unica e irripetibile. È un modo diverso di essere presenti. Ogni suono può evocare immagini, emozioni, memorie. E a volte ciò che non vedi, ma senti, diventa ancora più potente.

Questa interazione ti restituisce una mappa invisibile, fatta di vibrazioni e ritmi. È un’esperienza personale, profonda, che apre a un ascolto più ampio: non solo del luogo, ma anche di te stesso.

gioca

Un’esperienza ludica e interattiva.

Attraverso quiz, sfide, giochi di osservazione o piccole missioni, entri in relazione con il luogo in modo nuovo, più spontaneo e coinvolgente. Non si tratta solo di imparare, ma di farlo giocando: sperimentando, provando, mettendoti alla prova.

Questa modalità stimola la curiosità e la partecipazione, rendendo ogni tappa del percorso un’occasione per interagire con lo spazio e con chi ti accompagna. Che si tratti di indovinare un dettaglio, risolvere un enigma o cercare un simbolo nascosto, il gioco diventa un mezzo per osservare meglio, ricordare di più, sentirsi parte dell’esperienza.

incontra

Ti avvicina a storie, persone ed eventi legati al luogo.

Dietro ogni spazio ci sono volti, voci, eventi, tradizioni. Questa modalità ti invita a conoscere la dimensione umana e culturale di ciò che stai esplorando: vite passate, episodi storici, gesti quotidiani, ma anche leggende, racconti locali e testimonianze dirette. Questa interazione aggiunge profondità all’esperienza, perché attiva l’empatia.

Ti fa sentire parte di una trama più grande, fatta di relazioni, significati, vissuti. In questo modo, il luogo smette di essere solo uno spazio fisico e diventa un luogo vivo, con un’identità, un passato e una voce.

come si utilizza

Quando clicchi su un’icona (itinerario, interazione o area), il pannello informativo si chiude e i punti spariscono dalla mappa. Per farli riapparire, clicca di nuovo sulla stessa icona.

FuoriCentro è un progetto di esplorazione urbana che attraversa alcuni quartieri di Palermo, creando un percorso fisico e culturale che li collega.

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via Paolo Gili, 4 Palermo

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